13-reasons-why-

Sono trascorsi diversi giorni da quando ho finito di vederlo ma avevo bisogno di tempo. Tempo per assimilare il tutto, tempo per fare ordine tra i pensieri ancora scossi. Si perché 13 Reasons Why tocca i tasselli giusti della tua anima, in punta di piedi entra nel tuo cervello e da quel momento non puoi più liberartene.

Lo so, detto così sembra quasi una cosa brutta ma non sempre la vita è bella o semplice, a volte ti prende a schiaffi in faccia talmente forte che il dolore è quasi insopportabile. E quando sei un ragazzino tutto viene amplificato. I dolori, le passioni, le delusioni. Come in una grande cassa di risonanza, tutto si intensifica.

Guardando 13 Reasons Why non puoi fare a meno che immedesimarti. Se nel carnefice o nella vittima questo dipende da te, dalla tua vita e da quello che hai deciso di essere. Ma la verità è che tutti abbiamo vissuto momenti più o meno bui, giorni in cui ci sembrava difficile pure respirare; ci sono state parole dette che hanno ferito più di mille lame; sguardi, risatine, silenzi e incomprensioni.

Racconta la storia di Hannah Baker, ragazza di 17 anni che si toglie la vita ma prima di farlo, decide di registrare su delle audiocassette i 13 motivi che l’hanno spinta a compiere questo gesto. E se le stai ascoltando, sei uno dei motivi.

Mettiti comodo, sto per raccontarti la storia della mia vita… in particolare, com’è finita.

13-reasons-why-

Perché mi piace 13 Reasons Why

Nessun personaggio è ben definito sin dall’inizio, non è semplicemente buono o cattivo. La complessità dei loro caratteri viene scoperta poco a poco, puntata dopo puntata con risvolti, in alcuni casi, inaspettati. Personaggi inizialmente nell’ombra, quasi anonimi si rivelano essere i peggiori. Ma non è solo questo che mi ha colpito della serie. È il modo in cui ha affrontato certe tematiche, troppo spesso considerate quasi tabù, dal bullismo alla violenza sessuale sino ad arrivare al suicidio. E lo fa senza filtro alcuno. Perché non si può edulcorare la realtà per farla apparire meno tragica di quello che è. La morte non è mai bella. La depressione neppure.

La serie vuole mettere in mostra come episodi che spesso vengono sottovalutati o dai più liquidati con “non è nulla di che“, possano invece rivelarsi deleteri per alcune persone. Specie se reiterati nel tempo. Hannah non è una ragazza fragile ma finisce negli ingranaggi di un meccanismo perverso che una volta innescato la annienterà giorno dopo giorno. Inoltre è interessante come 13 Reasons Why metta in luce un altro aspetto molto importante: il ruolo che scuola e genitori devono avere nella vita e crescita dei ragazzi.

13 Reasons Why, perché dovrebbero vederla tutti.

Certe tematiche sono difficili da digerire, lo so bene. Ma non possiamo semplicemente nasconderci dietro le nostre fragilità o la nostra sensibilità. Queste cose accadono di frequente e al giorno d’oggi con l’avvento dei social, è tutto più complicato e basta un attimo affinché la situazione possa sfuggire di mano. Basta guardare le ultime notizie di cronaca nera per capire la portata del fenomeno. Perché quello che per molti potrebbe essere una “esagerazione” per altri può diventare un tormento interiore. E troppo spesso si finge di non vedere, di non considerare “atto di bullismo” un atteggiamento che a conti fatti è sbagliato. E mi auguro che nel vedere una serie che mostra tutte le fasi del dolore e di ciò che ne può scaturire, la gente la smetta di credere che il fenomeno non esista. O peggio, che il proprio figlio/alunno non possa essere il bullo, che non sia la vittima bensì il carnefice. Perché se non si aprono gli occhi, difficilmente le cose potranno migliorare.

Per cui se conoscete qualcuno che ha bisogno di aiuto, non voltatevi dall’altra parte ma agite. Di seguito vi lascio qualche numero da contattare. Perché ricordatevi che c’è sempre una alternativa al suicidio. Sempre.

Linea supporto prevenzione al suicidio

Telefono azzurro: 19696

http://www.azzurro.it/chat.html (assistenza tramite chat)

Telefono Amico: 199 284 284

http://www.telefonoamico.it

Comments

comments

Written by Francesca
Blogger dal 2010, studi giuridici e la passione per la scrittura. Ama raccontare il suo mondo "incantato" tra beauty, fashion & lifestyle.

Leave a Comment




Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.